Crescere davanti a uno schermo? Ma anche no.
- Raffaele Tramontano
- 27 Febbraio 2021
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Crescere davanti a uno schermo? Ma anche no – Con la regia di Raphaël Hitier, il documentario fa emergere come – mentre generalmente siano necessari venti anni di ricerca scientifica per dimostrare l’effetto di un nuovo fattore esogeno sul corpo umano – la sovraesposizione agli schermi di bambini e adolescenti stia già mostrando le sue conseguenze.
Inutile negarlo. Negli ultimi 15 anni la tecnologia digitale si è prepotentemente insinuata nel nostro quotidiano, permettendo a social network, app, video e giochi di divorare un terzo del nostro tempo da svegli. Gli schermi iniziano a entrare nella vita dei bambini già all’età di 4 mesi. Prima di raggiungere l’età scolare, si stima che un bambino trascorre dalle 4 alle 6 ore al giorno davanti a uno schermo.
I pediatri stanno osservando nei bambini piccoli esposti a televisione, smartphone o tablet disturbi comportamentali e dell’apprendimento: frustrazione, rifiuto dei limiti, ritardo del linguaggio. Nell’adolescenza la presenza degli “schermi” e le pratiche digitali si moltiplicano con l’uso massiccio di social network e consolle di gioco, portando anche alla dipendenza da videogiochi, malattia riconosciuta dal 2018 dall’OMS. Le indagini di Raphaël Hitier arrivano così a scoprire i risultati di alcuni esperimenti come quelli condotti al Seattle Children’s Hospital, dove giovani topi sono stati esposti a intensi programmi animati, o in California, relativi ai videogiochi.
Un bambino di neanche un anno spesso non sa parlare ma sa già utilizzare uno smartphone. In questa fase della crescita, però, per lo sviluppo dell’intelligenza, la dimensione linguistica riveste un ruolo fondamentale. Se il bambino impara a usare queste tecnologie prima di iniziare a parlare, il rischio è quello di focalizzare la conoscenza sul qui-e-ora dello stimolo specifico piuttosto che sulle relazioni tra oggetti e la loro persistenza al di fuori del momento immediato di interazione.
Crescere davanti a uno schermo? Ma anche no.
Il mondo del tablet rimanda al modello stimolo-risposta, a qualcosa di astratto, di ben diverso rispetto a qualcosa di concreto come pensare ad esempio a un bicchiere. Con l’utilizzo precoce e massiccio di queste tecnologie, ci dice Hitier, cambia il modo di organizzare la conoscenza del bambino in maniera così radicale che si modifica la strutturazione della massa bianca del cervello e si possono avere alterazioni in aree fondamentali per lo sviluppo del linguaggio.
Finita la visione, ho pensato a tutte quelle volte che ho messo in mano a Sofia, mia figlia, il mio telefono cellulare o il tablet, soprattutto in quei momenti in cui non sempre riuscivo a starle dietro, a portarla al parco. O magari per farla calmare in alcune situazioni.
In un certo senso il mio senso di colpa contribuì a fare in modo che prendesse vita l’idea di Lull. Iniziai a leggere e a informarmi sui giochi montessoriani e la balance board mi piacque da subito. Sapevo che mia figlia l’avrebbe adorata, e così progettai e realizzai la mia.
Lull: la balance board
Ma che cos’è una balance board? È un bellissimo gioco-attrezzo per bambini di inspirazione montessoriana che serve ad esercitare l’equilibrio, rinforzare la tonicità muscolare e stimolare la coordinazione. È perfetto, oltre che per divertirsi, per sviluppare forza fisica, equilibrio e controllo muscolare. Tecnicamente Lull è una tavola di equilibrio (o balance board), cioè una tavola di legno curva sulla quale i bambini cercano di mantenere l’equilibrio appoggiando i piedi alle estremità.
Si ritiene che le balance board in legno curve siano state utilizzate per la prima volta dai bambini nelle scuole Waldorf Steiner. Man mano che i vantaggi intrinsechi all’utilizzo delle tavole di equilibrio sono diventati sempre più ampiamente riconosciuti, il loro uso si è diffuso in tutto il mondo.
La tavola ha un fascino magnetico sui bambini. Possono trascorrere infinite ore di divertimento inventando sempre nuovi giochi, ma anche riposarsi e creare un angolino tutto loro. Può essere usata come un gioco, una poltrona per leggere, un gradino, uno scivolo, un dondolo, un tavolino, un ponte, una pista per macchinine. L’unico limite è l’immaginazione.
Lull è adatta per bambini dai 18 mesi in su. È l’età, infatti, in cui i bambini iniziano a migliorare la capacità di percepire la posizione del proprio corpo e del movimento articolare. Questa abilità, chiamata propriocettività, consente loro di sapere dove si trovano le parti del proprio corpo nello spazio senza dover guardare. Aiuta i bambini con la loro coordinazione, la postura, le capacità sensoriali e fornisce loro un modo divertente per fare esercizio e sviluppare la forza di base. Contribuisce inoltre anche al miglioramento del loro sistema vestibolare, che è l’orecchio interno, strettamente correlato all’equilibrio. La balance board stimola l’immaginazione e il gioco creativo. Come attività pratica e di apprendimento della libertà, la balance board è un perfetto gioco – attrezzo basato sul metodo Montessori.
La prima balance board ha preso vita nel mio laboratorio un pò come tutti i progetti: qualche schizzo, la scelta del materiale e cosa molto importante, soprattutto in questo caso, le tecniche da utilizzare per la realizzazione. Per realizzare una tavola di equilibrio che fosse sicura e al tempo stesso che potesse resistere all’esuberanza di Sofia, ho utilizzato il legno di betulla. È un materiale resistente e al tempo stesso molto elastico e flessibile. Inoltre il peso del legno di betulla non essiccato si aggira fra gli 800 e i 1090 kg per metro cubo, il che ne fa un materiale leggero ma al tempo stesso molto resistente. La finitura è in lacca ecologica: nessun colorante industriale, nessuna sostanza chimica nociva. Leggera e resistente, senza spigoli o venature, Lull è ipoallergenica e fatta per durare.
Lull è composta da 4 pannelli di betulla uniti insieme e poi piegati tramite pressatura, un procedimento semplice ma che allo stesso tempo richiede pazienza e tanta cura, e chissà forse è proprio questo che la rende cosi speciale. In ogni balance che oggi realizzo c’è la stessa cura che misi in quel pomeriggio in cui creavo quella per mia figlia. E’ proprio cosi perché tutti i nostri prodotti sono realizzati a mano in modo del tutto artigianale.
I 4 pannelli di betulla vengono adagiati su quella che in gergo tecnico è chiamata una dima. La curvatura richiede non meno di 12 ore e 14 morsetti. Successivamente ogni balance viene levigata completamente a mano, per eliminare tutte le piccole schegge, gli spigoli e rendere il legno liscio e confortevole al tatto. Infine viene applicata una lacca protettiva 100% naturale certificata per bambini.
La Cliente più difficile
Appena entrato in casa con la mia prima balance sotto braccio ero un pò emozionato ma anche impaurito. La cameretta dei miei bambini, come quella di qualsiasi bambino, è stracolma di giocattoli. La mini-cucina, la casa della bambole, la pista delle macchinine, i puzzle e tanto altro ancora. Chissà se quella semplice tavola curva avrebbe attirato l‘attenzione di Sofia. Ero preparato, sapevo come spiegare ed illustrare tutte le mirabolanti applicazioni che la balance nascondeva. E invece appena consegnato l’oggetto alla cliente più difficile, mi sono reso conto che Lull non ha bisogno di spiegazioni. Non aveva e non avrà mai al suo interno un libretto delle istruzioni.
Lull non va spiegata ai bambini, non serve fargli vedere come funziona o come va usata perché sono loro stessi a decidere cosa farne. Lull non è solo un giocattolo, è uno strumento che ogni giorno stimola la fantasia dei bambini: oggi è uno scivolo, un dondolo, domani sarà un ponte o una rampa per macchinine. Ho capito davvero quanto la balance fosse entrata nel cuore di mia figlia quando un giorno mi ha detto: “Papà adesso che Lorenzo (il fratellino) è diventato grande anche lui può giocare con Lull che fortuna!”. Sono un giovane designer-artigiano ma sono soprattutto sono un papà e con Lull sono sicuro di aver regalo ai miei bambini qualcosa che non dimenticheranno facilmente. Con buona pace per tablet e telefonini.